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Pavimenti in porfido: caratteristiche e impieghi

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Il porfido è uno dei materiali più utilizzati nei rivestimenti degli esterni, basti pensare ai viali dei borghi rinascimentali e alle piazze delle più belle città europee. Viene da sempre utilizzato per le sue caratteristiche sia estetiche che funzionali, è un elemento che garantisce eleganza e raffinatezza, oltre ad un’ottima durevolezza nel tempo.

Cosa si intende per porfido

Il porfido è un materiale d’origine vulcanica, composto per una buona percentuale di pasta vetrosa a micro cristalli, più una parte di quarzo. È riconosciuto come un materiale presente in natura tra i più robusti e resistenti, ed è presente in modo considerevole in tre giacimenti del territorio italiano. Il Trentino Alto Adige e Trento sono zone molto ricche di porfido, talmente tanto che l’estrazione e la lavorazione di questa pietra naturale è una vera e propria tradizione centenaria. Altri luoghi ricchi di porfido sono il territorio bresciano e la provincia di Varese.

In natura si possono trovare differenti tonalità, dipende dal luogo di estrazione, dalla conformazione geologica e dalle tecniche di lavorazione. La palette cromatica varia dal marrone al bordeaux, passando per tinte violacee e rosate, fino a toccare le sfumature del grigio e dell’antracite.

Caratteristiche principali del porfido

Il porfido, grazie alle sue peculiarità, è impiegato nel rivestimento di esterni come viali, piazze e dehors di bar e ristoranti, tutte zone che subiscono un transito impegnativo. Prima di tutto il porfido è resistente al calpestio e piuttosto elastico a qualsiasi sollecitazione meccanica, come i movimenti della crosta terrestre. Inoltre, è resistente all’usura nel tempo e agli agenti atmosferici come pioggia, grandine e umidità.

Oltre a queste caratteristiche, il porfido regala un’eleganza davvero raffinata e uno stile spiccatamente italiano che rimanda alla storia e alla cultura delle più celebri piazze rinascimentali. Per questo motivo, il materiale viene utilizzato spesso anche per il rivestimento di interni, un trend molto in voga negli ultimi anni che però necessita di qualche accortezza.

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Il porfido, un’idea di stile per una pavimentazione interna

Il porfido rosso, ad esempio, era conosciuto sin dagli antichi Egizi e veniva utilizzato per il rivestimento di pareti e pavimenti, attraverso piastrelle finemente decorate.

Oggi questo materiale, tagliato in lastre o cubetti (i cosiddetti san pietrini), è impiegato per pavimenti interni, ad esempio nei centri commerciali, nei musei e in quei luoghi in cui si ricerca un tocco di grazia ed eleganza in più. Tra i vantaggi di un pavimento in porfido, oltre alla resistenza, bisogna citare la facilità di manutenzione e di pulizia. Percorrere questo materiale può essere difficile in caso di pioggia, poiché diventa scivoloso. Ecco perché, nel caso di esterni o di interni con parti terrazzate e a cielo aperto, come alcuni ristoranti di mare o di lago, il pavimento a porfido viene sottoposto a trattamenti di fiammatura che lo rendono più ruvido e funzionale.

Dove si impiega

Questo materiale viene largamente utilizzato anche per il suo costo vantaggioso sul mercato. Il design di interni più in voga contempla l’impiego del porfido anche nei salotti e nei saloni di rappresentanza, addirittura in cucina, in camera da letto e nei bagni più ricercati. Il porfido è un materiale versatile e si presta molto bene sia al mare che in montagna.