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Tipologia e caratteristiche del marmo

caratteristiche del marmo

Il marmo è sempre più utilizzato come rivestimento per la sua bellezza. Di seguito scenderemo più nel dettaglio su quello che c’è da sapere del marmo, iniziando a spiegare la propria formazione naturale le diverse tipologie che è possibile trovare. Andremo inoltre a vedere dove viene impiegato maggiormente e le tecniche di lavorazione.

Cos’è il marmo?

Il marmo è un materiale assai comune nelle case degli italiani, ma non sempre ci si chiede come nasce e perchè è diverso da tante altre pietre. A tal proposito possiamo tranquillamente affermare che il marmo è semplicemente della roccia che attraverso un processo metamorfico di rocce sedentarie come il calcare, provocano una ricristallizzazione del carbonato di calcio, dando vita ad un insieme di cristalli, di calcite, dolomite, o altri minerali vari, attraverso le proprie impurità possiamo ritrovare dei coloriti diversi. La temperatura e la pressione sono altri due passaggi fondamentali per la riuscita di un marmo. Grazie a tutto questo processo ci ritroviamo una roccia abbastanza pura, priva di qualsiasi impurità e con una bellezza straordinaria. Ecco perché il marmo risulta essere più versatile nella lavorazione e nella sua levigatura.

Tutte le tipologie esistenti in commercio

Di marmi ne esistono davvero molti, il più famoso è sicuramente il marmo di Carrara. Di seguito non andremo ad elencate tutti i possibili marmi che possiamo trovare in commercio (sono pressochè infiniti) ma le tipologie: sebbene infatti i marmi possano sembrare tutti uguali, ne esistono differenti tipologie ognuno con le sue peculiari caratteristiche.

  • I marmi calcarei cristallini, sono caratterizzati da macrocristalli, (dei cristalli dalle dimensioni notevoli), essendo privi di fossili possiamo riconoscere la sua grande purezza. In commercio, possiamo trovarli sia bianchi che in altre colorazioni.
  • I marmi calcarei cripto cristallini, come ci suggerisce il nome sono costituiti da una struttura cristallina, essi hanno la presenza di fossili di varie colorazioni.
  • I marmi clastici, questi marmi sono caratterizzati dalla presenza di vari frammenti di rocce, materiali silicei o calcarei e di fossili cementati.
  • I marmi serpentinosi, questi marmi prendono il nome da una particolare pietra silicea, chiamata serpentina. A differenza degli altri, non si differenziano molto per quanto riguarda il colore, infatti possiamo trovarli solo nella colorazione verde.

Le caratteristiche del marmo

Adesso che conosciamo la creazione del marmo, possiamo parlare delle sue caratteristiche che lo rendono diverso da qualsiasi altra pietra. Tra le sue qualità ci sono sicuramente l’elevata durata nel tempo, la sua ottima resistenza agli urti e la brillantezza. Per questo il marmo viene spesso utilizzato in edilizia. Lo possiamo trovare nei rivestimenti, pavimentazioni o nelle semplici decorazioni casalinghe.

Le tecniche di lavorazione del marmo

Prima di accedere alla lavorazione finale, il marmo dovrà essere estratto dalle cave, generalmente poste sia in zone di montagna che di pianura.
Fin da tempi antichi il marmo veniva estratto dalle cave anche se con tecniche meno sofisticate e più rischiose. Oggi con gli ultimi sviluppi della tecnologia e della meccanica, siamo in grado di estrarre più rapidamente lastre di marmo con un rischio minore di perdere porzioni importanti del marmo stesso.

Sono molte le tecniche di lavorazione effettuate nel marmo, ognuna di questa può caratterizzare sempre di più l’estetica finale del marmo. Ecco alcune lavorazioni che vengono effettuate. Ovviamente più sarà trattato e più potrebbe aumentare il costo finale del prodotto.

  • la fiammatura;
  • la bocciardatura;
  • la rigatura;
  • la sabbiatura;
  • la spazzolatura;
  • la lucidatura;
  • la levigatura.

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