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Viaggio nel mondo dei marmi italiani

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Il marmo è una roccia metamorfica composta perlopiù da carbonato di calcio. Tutti siamo abituati a conoscere questa pietra naturale per le sue tante colorazioni, sfumature uniche che solo la natura è in grado di creare. L’Europa è sicuramente uno dei continenti dove il marmo è presente in grandi varietà ma, tutti sappiamo bene – e non nascondiamo certo un pizzico d’orgoglio nel dichiararlo – che i marmi italiani sono tra i più pregiati al mondo.

L’Italia e la sua lunga tradizione di marmi

Tra i più famosi ci sono il marmo di Carrara, il marmo rosso di Verona, il marmo Lasa e il marmo di Siena. Grazie all’abbondanza di cave da cui estrarre la pregiata materia prima, i marmi italiani sempre stati molto utilizzati fin dall’antichità. Basta pensare all’immenso patrimonio artistico e architettonico nazionale per renderci conto che le nostre città sono piene di monumenti ed edifici realizzati in marmo, che nel tempo non hanno perso la loro bellezza. Anche oggi il marmo conferma il suo fascino ed è diventato un materiale molto utilizzato nell’arredamento, per creare soluzioni sinonimo da sempre di lusso. Tra i suoi punti di forza ci sono essere resistente agli urti, luminoso e durevole nel tempo.
Se si parla di marmi italiani è inevitabile che il pensiero vada dritto al marmo di Carrara, il più noto di tutti. Viene estratto dalle cave delle Alpi Apuane nel territorio toscano ed è storicamente la materia prima preferita di moltissimi i grandi scultori, Michelangelo Buonarroti in primis che proprio in un blocco unico di marmo bianco di Carrara ha scolpito La Pietà

Oltre il marmo di Carrara

Ma è bene sapere che l’Italia estrae dalle proprie cave marmi pregiatissimi anche in molte altre zone del territorio. Anche se sono meno conosciuti sono altrettanto importanti i seguenti marmi italiani:

  • Perlato di Sicilia. Estratto dalle cave di Custonaci nella provincia di Trapani con un colore avorio chiaro e delle venature marroni. Il tono di questo bellissimo marmo ricorda la madreperla. Utilizzato per la realizzazione della Stazione Centrale di Milano ed è presente nella Basilica di San Pietro.
  • Rosso di Verona. Un marmo di colore rosso una tonalità dovuta alla concentrazione di ferro. Per le sue sfumature è utilizzato in ambienti classici e rustici, come rivestimenti di colonne e caminetti.
  • Marmo di Candoglia. Di colore rosa estratto dalle cave di Candoglia in Val d’Ossola, è forse il più antico marmo italiano. Famoso per essere stato utilizzato nel Duomo di Milano, è adoperato ancora oggi per le operazioni di manutenzione e restauro dello stesso.
  • Marmo di Siena. Con bellissime venature che sfumano dal giallo ocra al giallo rossastro terra di Siena. Viene utilizzato per applicazione per interni, oggetti decorativi e rivestimenti.
  • Marmo di Lasa. Bianco traslucido che viene estratto in Alto Adige. Si tratta di un marmo molto duro usato spesso per esterni vista la sua capacità di resistere a ghiaccio e intemperie. Molti scultori e architetti in tutto il mondo hanno usato questo marmo per le loro creazioni.